Dictionary "History of Church Singers and Chants" by Archbishop Philaret, published 1902 in St. Petersburg.
Dopo la vittoria definitiva sugli Ariani, Sant’ Ambrogio compose un inno solenne di ringraziamento:
“Te Deum laudamus”;
da allora questo canto viene ripetuto in occasione di cerimonie solenni di ringraziamento.
Trascorsi due anni, quando davanti al consesso dei potenti di Milano venne battezzato Agostino, quelle strofe di ringraziamento furono cantate dagli officianti e dai battezzati e quindi entrarono a far parte da quel momento del cerimoniale religioso.
L’antico e ignoto biografo di Agostino scrive:
“Sant’ Ambrogio allora con voce lieta lodò la Santissima Trinità e indusse lo stesso Agostino a proclamare la sua fede nella gloria di Dio.”
Lodando e ringraziando il Signore Sant’ Ambrogio diceva:
“Lodiamo Te, o Signore, in Te crediamo, o Signore.”
Agostino proseguiva:
“A Te, Padre Eterno, tutta la terr…
Dictionary "History of Church Singers and Chants" by Archbishop Philaret, published 1902 in St. Petersburg.
Dopo la vittoria definitiva sugli Ariani, Sant’ Ambrogio compose un inno solenne di ringraziamento:
“Te Deum laudamus”;
da allora questo canto viene ripetuto in occasione di cerimonie solenni di ringraziamento.
Trascorsi due anni, quando davanti al consesso dei potenti di Milano venne battezzato Agostino, quelle strofe di ringraziamento furono cantate dagli officianti e dai battezzati e quindi entrarono a far parte da quel momento del cerimoniale religioso.
L’antico e ignoto biografo di Agostino scrive:
“Sant’ Ambrogio allora con voce lieta lodò la Santissima Trinità e indusse lo stesso Agostino a proclamare la sua fede nella gloria di Dio.”
Lodando e ringraziando il Signore Sant’ Ambrogio diceva:
“Lodiamo Te, o Signore, in Te crediamo, o Signore.”
Agostino proseguiva:
“A Te, Padre Eterno, tutta la terra rende gloria.”
“A Te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli.”
Così entrambi cantarono l’intero inno di gloria alla Santissima Trinità. Sant’ Ambrogio diceva il primo verso e Agostino cantava quello seguente. L’ultimo verso venne proclamato da Agostino:
“In Te, o Signore, ho posto la mia speranza e mai dovrò dolermene. Amen.”
... da allora questo canto viene ripetuto in occasione di cerimonie solenni di ringraziamento.
After the complete victory over the Arians Saint Ambrose created the solemn praise:
“We praise you, Lord.”
This hymn is being performed until today on every festive Thanksgiving and Praising of the Lord.
It was two years later when all faithful were assembled in Milan to witness the baptism of Saint Augustine, that this hymn of Praise was sung to the Baptised and Baptising and from this time on formed part of the great body of church chants.
An unknown early biographer of Augustine writes:
“On the occasion of Augustine’s conversion the blessed Ambrose praised the Holy Trinity with joyful singing and encouraged Augustine to confess his faith in honour of God.”
Ambrose blessed and praised the Lord and said:
“We praise you, my Lord, we confess in you, O Lord.”
Augustine added:
“You, Eternal Father, the whole world praises.”
“All angels, heavens and powers (in Heaven) praise you forever.”
Thus, in constant interplay, they sang the Hymn in honour of the Holy Trinity. Ambrose sang the first verse, Augustine the next. And Ambrose concluded the last verse thus: “In you, my Lord, I set my hope, so that I will be eternally saved. Amen.”